L’opera è parte di un progetto espositivo più ampio, dal titolo La festa dei corpi feriti, esito della ricerca realizzata nel periodo di residenza a Kora – Centro del Contemporaneo a Castignano de’ Greci (LE). Oltre all’installazione ambientale Resting bodies, fanno parte del progetto Tenderhearted Surface – un tappeto in gomma siliconica, e la traccia sonora A song for the flesh. A partire da uno sguardo contemplativo sul paesaggio naturale che, pur altamente antropizzato, appare forte, duro, caratterizzato dall’emersione costante di rocce, l’artista medita sull’ambiguità di questa apparenza. La pietra che caratterizza il territorio, infatti, è inrealtà un materiale piuttosto dolce che, esposto agli agenti atmosferici, rivela tutta la sua fragilità.