La collezione di Ramdom ha cominciato a costituirsi a partire dal 2014 come risultato dell’attività di ricerca multidisciplinare sui concetti di margine, Sud e Mediterraneo. Il proprio posizionamento geografico, lontano dai grandi centri di produzione, è stato al tempo stesso presupposto, strumento e chiave attraverso cui operare e indagare alcuni dei temi di più stringente attualità.
Le circa 70 opere in collezione, per la maggior parte nuove produzioni frutto di residenze artistiche, si collocano all’interno di macroaree di ricerca, tematiche che diventano esse stesse metodologie: Indagine sulle Terre Estreme, Sino alla fine del Mare, A Sud di Marte, Chorio_Il borgo del Contemporaneo, La trama del mondo.
La tipologia delle opere è piuttosto eterogenea e i media utilizzati sono quelli con cui di volta in volta gli artisti impegnati nelle produzioni meglio hanno inteso interpretare il proprio oggetto di ricerca e rispondere alle questioni poste. In un elenco non esaustivo, rientrano nella collezione film, video, fotografie analogiche e digitali, dispositivi sperimentali di cross-reality, ricostruzioni 3D, sculture in cera, scritte al neon, vinili, luminarie, radioracconti, calchi in silicone, disegni, opere tessili e installazioni ambientali. Ciò che lega queste produzioni è lo sguardo al territorio e il tentativo di leggerlo e interpretarlo attraverso gli strumenti della ricerca artistica.
Parte della collezione è stata affidata in comodato d’uso gratuito a Kora – Museo Pubblico del Contemporaneo, a Castrignano de’ Greci, Museo di cui Ramdom è tra i soggetti gestori in quanto capofila dell’ATI che gestisce il Palazzo Baronale de Gualtieriis, oggi Kora – Centro del contemporaneo.