Oasis – Bekhbaatar Enkhtur

L’opera prende le mosse da “The journey of William of Rubruck to the eastern parts of the world”, il resoconto del viaggio che il monaco francescano compì in Mongolia nel 13° secolo, nel quale il viaggio è descritto come quel movimento che si compie per andare incontro all’altro, un altro che non si conosce, non si possiede e per questo invita ad essere raggiunto. A partire da quel concetto, l’artista medita sull’incontro tra le suggestioni visive e i temi specifici della culltura nomade mongala, dalla quale egli proviene, e quelli del territorio in cui si trova a lavorare, la Grecìa salentina. Quando la sete di conoscenza spinge al cammino, l’altro da sè, da raggiungere e conoscere, piò essere anche una terra, più o meno vicina.