Nelle Terre Estreme

INDAGINE SULLE TERRE ESTREME

Le terre estreme non sono terre di passaggio, ma di approdo.
Dalle terre estreme si arriva o si parte, non si passa. Ultimo confine tra terra e mare, estremità di penisole. Difficili da raggiungere, terre lontane dal cuore cittadino, dai centri urbani.

Una dislocazione geografica che diventa una caratteristica socio-antropologica delle persone che le abitano.
Dove risiede l’estremo?

Le condizioni estreme sono state oggetto di indagine da parte di tanti autori e artisti (Herzog, Casas, Caballero ed al.). Luoghi impervi con condizioni climatiche e ambientali che ne rendono quasi impossibile la sopravvivenza. Ma l’estremo non è sempre e necessariamente impervio. La lontananza, il distacco, estremizzano le sensazioni e le emozioni. Le amplificano.
Da lontano le cose si percepiscono meglio e le estremità sono le parti più ricettive del nostro corpo, ciò che comunica le nostre sensazioni all’interno, espandendole.

La nostra riflessione parte da qui, dalla fine. O dal Capo.
Dal Finis Terrae intendiamo indagare la vita, la cultura, la socialità nelle estremità e negli estremismi delle terre. Artisti, studiosi, curatori, operatori culturali e cittadini prenderanno parte attiva e passiva a questo processo di analisi che metterà in campo metodologie di studio e analisi di vario genere.

Siamo salpati nel maggio 2014. Dalla fine dei binari ferroviari al punto in cui la roccia si tuffa nello Ionio protendendosi verso il sud del mondo e oltre.
Abbiamo cominciato a farlo con tre artisti. Poi l’indagine continuerà con artisti e studiosi, passando attraverso progetti, panel, residenze.

 

Il programma
A cominciare i lavori sono tre artisti italiani che incentrano il proprio lavoro su i “landscape” umani e ambientali: Luca Coclite, Alessandro Carboni e Andreco.
Luca Coclite.
Imaginary Holidays.

Coclite 2014

Coclite 2014

L’intervento di Luca Coclite, nello specifico, avrà come soggetto la storica Colonia Scarciglia che sorge sul sacro promontorio di Santa Maria di Leuca.
Le colonie temporanee, simbolo del boom economico, che trovano origini sin dall’800 come ricovero estivo terapeutico per i bambini, affetti principalmente da tubercolosi ossea o articolare, si ritrovano a essere una rarità. Quasi del tutto estinte, principalmente a causa delle difficoltà economiche degli enti locali, rimangono disseminate lungo il territorio diverse strutture vacanziere dismesse, quasi a contrassegnare i diversi luoghi paesaggistici: montani, marini, urbani e rurali. Alcune di queste, nel tempo riconvertite perlopiù a strutture alberghiere o culturali, altre invece abbandonate a loro stesse, si fanno carico del tempo che agisce su di esse come testimonianza di una memoria quasi del tutto svanita.
Questo è il caso della Colonia Scarciglia di Santa Maria di Leuca. L’edificio porta ancora con sé una forte carica espressiva, nonostante gli svariati interventi di recupero, del tutto fallimentari, che l’hanno costretta a riversare in uno stato di degrado.
“Imaginary holidays” è un’azione temporanea evocatrice delle vacanze temporanee effettuate all’interno dell’edificio, allo stesso tempo risultante del fallimento “contemporaneo” e delle sue utopie sociali.
Per il suo intervento l’artista creerà una momentanea massa fumosa che occulterà totalmente la grande struttura, contrapponendosi tra il punto di vista dello spettatore e il paesaggio circostante. Coclite agirà nel tentativo di unire le due dimensioni paesaggistiche, una antropizzata e l’altra vergine, confondendone i tratti, arrivando ad una cancellazione momentanea e ideale dello stabile in disuso. La massa fumosa, per alcuni minuti, indebolirà visivamente la struttura ponendone l’accento sull’ingombrante presenza fisica che nel momento della scomparsa rivela il processo di rappresentazione.

Maggiori informazioni sull’artista: https://sites.google.com/site/lucacoclite/

 Documentazione dell’intervento

 

Andreco
“Parata per il paesaggio”
Performance collettiva per Santa Maria di Leuca.

Andreco

Andreco

Scogliere. De finibus terrae.
Il tratto di costa che da Santa Maria di Leuca arriva ad Otranto costituisce il territorio più a Est dell’Italia. La scogliera che a Leuca entra nel mar Ionio è il limite sud della Puglia e anche il punto di passaggio naturale del paesaggio che da terrestre diventa marino. Il progetto mira a valorizzare il paesaggio naturale ed in particolare l’ambiente e la geologia del territorio. Si intende riflettere sul significato di confine contrapponendo l’idea di confine naturale, rappresentato dalle rocce che compongono le scogliere che si immergono nel mare, al confine politico rappresentato dalle frontiere del paese dove vengono respinti i soggetti non desiderati.

L’artista intende collaborare con gli abitanti, in particolare con la banda musicale e i musicisti di SM di Leuca per costituire un gruppo, una sorta di tribù immaginaria, pronta a sfilare in difesa dell’ambiente e in nome della geologia locale, attraversando la città con bandiere che raffigurano i macigni delle scogliere.
La sfilata è una riflessione sul territorio, sui temi del paesaggio e della natura, sui significati di confine naturale e confine politico e sullo spazio pubblico presente a Leuca. La sfilata attraverserà la città da punta a punta unendo simbolicamente i due mari, sfiorerà luoghi critici della città, aree abbandonate, terrain vague, e terminerà di fronte alla Colonia abbandonata.
L’operazione risultante è un sincretismo tra le tradizioni del luogo d’intervento e delle simbologie immaginifiche legate al paesaggio create dall’artista.

Maggiori informazioni sull’artista: www.andreco.org

 Documentazione dell’intervento

 

Alessandro Carboni
Remapping extreme lands according to my personal geography

Carboni 2013Durate la residenza, Alessandro Carboni esplorerà il territorio estremo – nello specifico l’area tra Santa Maria di Leuca e Gagliano del Capo – su diverse scale geografiche. Il progetto si svilupperà in un arco temporale di 20 giorni. Nella prima fase l’artista, da un lato, si concentrerà su un’esplorazione interdisciplinare che lo porterà a scoprire i percorsi lungo la costa con l’utilizzo di diversi media quali field recording, fotografie e video. Carboni prevede di raccogliere dei materiali video e audio navigando lungo la costa in canoa o con una barca. Dall’altro lato l’esplorazione sarà condotta su scala umana: questa gli permetterà di capire la storia del territorio attraverso i racconti delle persone che incontrerà durante due momenti specifici. Un primo incontro della durata di due ore in cui i partecipanti verranno guidati nella realizzazione di una mappa condivisa e di una miniatura del territorio intorno a Santa Maria di Leuca e Gagliano del Capo. La mappa sarà utilizzata per descrivere il territorio e per posizionare, identificare e descrivere i luoghi, le pratiche, le comunità e le competenze manuali collocate intorno a esso. Seguiranno diversi incontri informali in cui l’artista e i partecipanti, in gruppo o singolarmente, introdurranno e condivideranno le loro pratiche manuali quotidiane. Questo momento di condivisione permetterà all’artista di raccogliere materiali, esperienze e storie che riguardano la costa e il territorio, e utilizzarli come idee per la creazione dell’opera e della performance finale.

Maggiori informazioni sull’artista: www.progressivearchive.com

Il progetto di Carboni è stato selezionato tra le proposte ricevute dagli artisti che hanno preso parte a Default 13.

 Documentazione dell’intervento

Eventi Collaterali

Workshop: Finisterrae. Arte Pubblica nelle terre estreme
FINISTERRAE è un laboratorio interdisciplinare dedicato al ruolo dell’arte pubblica come pratica lavorativa e di interazione. Il laboratorio si focalizzerà sui contesti “estremi”, geograficamente e culturalmente isolati.

Con due rinomati artisti, Carboni e Andreco, attraverso lezioni teoriche e pratica urbana andremo a indagare la produzione e valorizzazione di opere d’arte in contesti locali, utilizzando l’arte come sistema volto alla rivalutazione, valorizzazione, tutela, ma anche scoperta del territorio.

Regeneration @laSTation
Ramdom ha trovato casa (Ram+dom). La nostra essenza volatile e mobile (Ram) avrà uno spazio nel tacco d’Italia, in un posto estremo. Si tratta dell’ultima stazione ferroviaria nel sud est d’Italia, la stazione di Gagliano del Capo. Là dove finiscono i binari ci insedieremo per 6 anni grazie al progetto Mente Locale della Regione Puglia – Assessorato alla Mobilità.

Per cominciare al meglio questa avventura un gruppo di studenti del Master di Interior design della NABA ci aiuteranno ad avviare un progetto di riqualificazione della nuova sede di Ramdom. A loro chiederemo di ideare uno spazio multifunzionale, cangiante come il territorio, che sappia ospitare le realtà locali e le attività in programma (laboratori, co-working, mostre, piccoli eventi), ma che si sappia aprire anche verso l’esterno (residenze, ospitalità, info point turistico etc.).

Public Screening

In diverse location del Finisterrae saranno proiettati film e video di artisti che nel corso del tempo hanno investigato, da diverse prospettive, il tema delle terre estreme.

 

Calendario dei lavori 2014

LUCA COCLITE

Prima Fase: riprese e reportage, Marzo-Maggio 2014

31 maggio, ore 17: Intervento Finale

 

ALESSANDRO CARBONI

Prima fase – Ricerca ed esplorazione:

19-30 maggio: esplorazioni del paesaggio e raccolta materiali tra terra e mare; mappature audio visive del paesaggio; mappatura popolazione, realizzazione miniatura del territorio con i cittadini; laboratorio.

Seconda fase – Produzione:

1-5 giugno: progettazione installazione per la performance: preparazione materiali; editing materiali; update materiali.

Terza fase – Presentazione:

6-8 giugno, varie location : mostra, performance ed eventi nel comune di Gagliano del Capo;

 

ANDRECO

Marzo – Maggio: Produzioni grafiche, Produzione Bandiere, vestiti e maschere

2 Giugno, ore 18, partenza Piazzale Punta Ristola: Performance

 

3-6 giugno

Workshop: Finisterrae. Arte Pubblica nelle terre estreme

A cura di Alessandro Carboni e Andreco.
Partecipazione libera, per iscrizioni e modalità di partecipazione scrivere a info@ramdom.net

 

6 Giugno, Piazzale Stazione Gagliano del Capo, ore 20:30

Concerto Cannibal Movie

 

Un Progetto di

RAMDOM

 

All’interno di Progetto GAP

Il PROGETTO GAP è realizzato con il sostegno della Fondazione Con Il Sud Progetti Speciali e Innovativi 2010 e con il contributo della Regione Puglia.

Partner

Associazione Gariga, Associazione Capo D’Arte, PRIME collective (Belfast), Accademia NABA, LUA, Comune di Gagliano del Capo, Comune di Castrignano del Capo.

 

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