Intervallo è un’opera in movimento. L’installazione prevede la sostituzione delle tende di un’automotrice che viaggia sulla linea ferroviaria FSE con dei tendaggi a stampa che riproducono una serie di fermi immagine tratti da una pellicola di un cinegiornale del 1935. Nell’estratto il paesaggio dell’Eritrea è visto dai finestrini di una Littorina Fiat di nuova produzione, da allora la “littorina” diventa un termine d’uso comune per definire le automotrici leggere. Si tratta di una sequenza di un secondo frammentata in 16 fermi immagine, ovvero il numero minimo di immagini in grado di restituire allo spettatore l’impressione di un movimento continuo. I finestrini allora si fanno schermi, ed è come se il paesaggio in movimento visto dal treno avesse in qualche modo anticipato il cinema. Al primo piano della Stazione di Gagliano del Capo, le tende sottratte dal vagone passeggeri sono allineate a intervalli irregolari, ricreando la suggestione dell’attraversamento del paesaggio, delle narrazioni di cui si caricano questi tessuti e le loro cromaticità grazie alla luce e al movimento nello spazio. (Txt by: Laura Perrone)