€26,00
La desinenza estinta è fra progetti vincitori della XII edizione (2023) di Italian Council, programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo realizzato dalla Direzione Generale della Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Attraverso i testi critici di Marco Senaldi e Solveig Lønmo, la pubblicazione si propone di approfondire il rapporto tra la storia della scienza nelle sue implicazioni socio – politiche, la botanica e il linguaggio.
Il volume vuole essere un racconto visivo attraverso collage, disegni, foto di archivio e materiale raccolto dall’artista durante le sue ricerche condotte a Londra, a Zurigo e a Trondheim. Le immagini sono protagoniste e filo narrativo del racconto.
Il progetto prende spunto da una ricerca condotta da Jordi Bascompte e Rodrigo Cámara Leret dell’Università di Zurigo, che mette in relazione la scomparsa del 35% delle lingue indigene entro la fine del XXI secolo e le piante curative di alcune macro aeree del mondo.
Le donne, le scienziate botaniche, la società in cui devono farsi riconoscere. Di fronte a loro, le piante che curano le malattie, le parole per riconoscerle, le lingue indigene che muoiono. Nomi estirpati dalle enciclopedie e inghiottiti dalla foresta. Un nodo unisce queste cancellazioni che ci sottraggono il passato e il futuro.
Fino al Medioevo, la conoscenza scientifica è stata un’esclusiva maschile, con l’eccezione della botanica. Dal Settecento, scienziate di vari paesi hanno cominciato a viaggiare, ma spesso il loro apporto al sapere è stato rimosso. Una cancellazione dalla storia analoga all’attuale scomparsa delle lingue native, dei nomi delle piante e, di conseguenza, dei saperi farmaceutici tradizionali.
L’opera finale consiste in un grande arazzo jacquard e un’installazione video a due canali oggi in collezione presso il Museo Ca’ Pesaro di Venezia.