Michela Lupieri

Michela Lupieri (It) è ricercatrice e curatrice indipendente.

Ha studiato Arti Visive all’università IUAV di Venezia dove ha conseguito un master in arte contemporanea e pratica curatoriale.

Ha lavorato come assistente curatore per Dolomiti Contemporanee e RAVE – East Village Artist Residency collaborando con artisti internazionali sia emergenti sia affermati. Come curatore indipendente il suo principale interesse è sviluppare progetti di ricerca a lungo termine, in luoghi non istituzionali o non convenzionali della città. Dal 2011 è co-fondatrice di Trial Version, un progetto urbano con sede a Firenze che opera negli spazi abbandonati della città. Con questo partecipa ad Arts 4 City festival a San Pietroburgo, sviluppando un progetto partecipativo con la comunità locale. Dal 2016 è co-ideatrice di Walking. Arte in cammino, un progetto curatoriale e di ricerca sull’area montana della Carnia nella regione Friuli Venezia Giulia al confine con l’Austria. Walking collega la pratica del camminare alla ricerca artistica, invitando artisti contemporanei a produrre nuove opere per specifici sentieri di montagna. Nello stesso anno è curatore di Coefficiente H, un programma di residenze artistiche nella campagna toscana e di Piazza + a Padova, dove ha condotto un seminario sulle pratiche artistiche partecipative e comunitarie. Ha inoltre tenuto conferenze in diverse istituzioni artistiche sia in Italia che all’estero.

Attraverso una ricerca e una pratica curatoriale “laterale e decentrata”, la sua intenzione è quella di delineare e ridefinire i confini semantici di alcuni temi considerati opposti: centro e periferia, natura e costruito, dimensione pubblica e privata, sistema artistico e comunità locale. L’obiettivo è quello di porre le basi per un pensiero collettivo che abolisce la distanza tra le discipline artistiche e il pubblico, sia esso specialistico o gente comune.

Attualmente lavora come freelance. Per il suo ultimo progetto presso Palazzo Frisacco a Tolmezzo ha curato una mostra sulla collezione Pier Paolo Pasolini appartenente all’Archivio sulle Avanguardie del collezionista Egidio Marzona.