La Sete e l’Orecchio
sabato 17 settembre KORA – Centro del Contemporaneo, Castrignano de’ Greci
sabato 3 dicembre Museo Sigismondo Castromediano, Lecce
Un progetto a cura di Ramdom con la Direzione artistica di Donato Epiro, in collaborazione con il Museo Sigismondo Castromediano di Lecce e del Comune di Castrignano de’ Greci
Il programma è sostenuto dal FUS – Fondo Unico dello Spettacolo del Ministero della Cultura – Progetti Speciali 2022″
La Sete e L’Orecchio si propone di esplorare le diverse declinazioni che l’acqua può assumere nei suoi differenti stati fisici, simbolici e spirituali in un dialogo costante fra antico e contemporaneo, reinterpretando e favorendo la riscoperta della cultura dell’acqua nella tradizione popolare a partire dalle peculiarità del sistema idrico di Castrignano de’ Greci, paese della Grecìa Salentina, sul cui territorio l’associazione Ramdom opera, con base all’interno di Kora – Centro del Contemporaneo, presso il Palazzo Baronale De Gualtieriis.
Sviluppato nell’ottica della multidisciplinarietà, il progetto prevede la partecipazione di artisti la cui ricerca spazia trasversalmente in ambiti quali la musica contemporanea ed elettronica, la performance, la danza, contaminandosi con l’ecologia, l’antropologia e la storia.
La Sete e L’Orecchio prevede 3 residenze d’artista, 2 laboratori e un festival diffuso programmato in due appuntamenti pubblici, il 17 settembre presso Kora, a Castrignano de’ Greci, e il 3 dicembre presso il Museo Castromediano di Lecce.
LE RESIDENZE
Gli artisti in residenza sono il sound artist e musicista Attila Faravelli, la danzatrice Marta Bellu e il collettivo Canti Magnetici. Gli artisti saranno invitati a relazionarsi con i luoghi di Castrignano de’ Greci, a partire dallo storico Parco delle Pozzelle, e con gli spazi e la collezione del Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, per indagarne le caratteristiche fisiche, architettoniche ed esplorarne le qualità sonore.
I LABORATORI
Marta Bellu / IPERVISIONI
Quali qualità, a partire dagli elementi che costituiscono il corpo, come la terra, l’acqua, l’aria, vengono espresse nella movimento?
Come si organizzano in uno spaziotempo dandosi come sguardo?
Sarà analizzata la loro funzione espressiva ed estetica con particolare attenzione alla partecipazione dell’occhio nella composizione, al farsi della danza e del luogo, nella relazione tra ciò che guarda e ciò che si mostra come sguardo.
Nel laboratorio verrà proposta un’esperienza di contemplazione ed esplorazione del corpo e del movimento attraversando luoghi interni e profondi, seguendo il filo dell’acqua verso la superficie e andando aldilà, nello spazio dello sguardo.
Il laboratorio consiste in una prima parte di training di danza contemporanea, basato sull’indagine – a partire dal respiro – del corpo, della forma e dello spazio.
Per corpo si intende un’esplorazione consapevole, statica e dinamica, delle strutture elementari, anatomiche e percettive funzionali al movimento.
Per forma si intende la gestualità, come questa prende forma dal respiro e si esprime nello spazio. Per spazio si intende lo spazio fisico e relazionale in cui si esprime la danza.
Il laboratorio è rivolto ad un gruppo di adulti (max 15 persone) e aperto sia a professionisti che a persone che non hanno esperienza nella danza o in pratiche di consapevolezza corporea e movimento. Sarà articolato in due giornate, nella durata di 3h ciascuna.
Attila Faravelli / AURAL TOOLS
Aural Tools consiste in una serie di oggetti sonori semplici, il cui scopo è documentare il lavoro di alcuni musicisti non attraverso la pubblicazione di dischi (cd, cassette o vinili) ma piuttosto indagando modi e processi (sia materiali che concettuali) attraverso cui produrre suono.
Ogni dispositivo attiva una specifica relazione tra corpo e spazio, rendendo espliciti i flussi materiali ed energetici entro cui siamo immersi.
Gli Aural Tools sono strumenti facili da utilizzare da parte di chiunque, e sono disegnati in modo tale da fruirne in modo insieme attivo e passivo; chi li utilizza si ascolta nell’atto stesso di produrre suono all’interno di un contesto specifico.
IL FESTIVAL
Per il primo giorno di Festival, il 17 settembre, il KORA ospiterà i concerti di Mike Cooper e di Francesco Fonassi e la performance/installazione [re]BO[u]NDS di Giulio Colangelo.
Il 3 dicembre presso il Museo Castromediano avranno luogo le performance di Rossella Biscotti e Attila Faravelli e della danzatrice Marta Bellu, i concerti del duo Bellows e dell’ensemble Blutwurst, la sonorizzazione del collettivo Canti Magnetici.
LA GENESI DEL PROGETTO
La particolare configurazione del terreno di Castrignano permetteva il confluire delle acque piovane in più luoghi del paese tramite un sistema di grotte interrate, canali e pozzi che, per secoli, hanno favorito la formazione e la salvaguardia di un patrimonio idrico fondamentale per lo svolgimento, in particolare, delle attività̀ agricole. Per lo più sotterranea e quindi non visibile, questa rete si svela in alcuni dei luoghi chiave del paese, spesso luoghi di incontro o di culto che hanno definito nel tempo l’identità̀ del centro abitato e della sua popolazione: il Parco delle Pozzelle, all’interno del quale si possono contare circa cento serbatoi ipogei (fréata in lingua grika) utilizzati per la raccolta dell’acqua piovana, il laghetto naturale dell’antica Masseria Pozzelle, il Castello Baronale, nelle cui cisterne si convogliavano buona parte delle acque piovane che poi stagnavano nel fossato, la Cripta Bizantina di Sant’Onofrio, la chiesa di Santa Maria delle Pozzelle.Il tema dell’acqua è elemento ricorrente anche nelle collezioni del Museo Archeologico Sigismondo Castromediano di Lecce.
Il polo, hub delle testimonianze materiali della storia del Salento, dalla preistoria ai giorni nostri, con le sue collezioni provenienti dalle numerose grotte costiere salentine, primigeni approdi fin dalla preistoria delle già frequentate rotte del Mediterraneo, è impegnato a rendere fruibili I reperti provenienti da tutti i siti archeologici subacquei in prossimità della costa, di cui la stessa Puglia e l’Adriatico tutto sono particolarmente ricchi.
Già partner del progetto Fluxo, prodotto da Arthub e presentato negli spazi di Pirelli HangarBicocca nel novembre scorso, l’istituto Culturale di Ramdom e il Museo Castromediano di Lecce con La Sete e L’Orecchio, rinnovano la loro collaborazione nell’ambito della produzione culturale.
progetto grafico a cura di Grazia Amelia Bellitta