| La desinenza estinta
| Lucia Veronesi
| ore 19:30
| Kora – Centro del Contemporaneo
La desinenza estinta, a cura di Paolo Mele e Claudio Zecchi è un progetto che nasce come ampia riflessione sul rapporto tra l’estinzione delle lingue, la botanica, la storia della scienza nelle sue declinazioni al femminile, e le loro implicazioni socio-politiche. Sviluppato attraverso una fase di ricerca tra Londra, Trondheim e Zurigo, il risultato finale è un’opera d’arte composta da un arazzo e un video.
Quella di KORA–Centro del Contemporaneo è l’ultima di un ciclo di mostre nazionali e internazionali di diffusione del progetto che ha visto la sua presentazione presso MOCA London (UK), The Hannah Ryggen Centre, Ørlandet Kultursenter (Norvegia) e Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna (Venezia).
La mostra si presenta, per quest’ultima tappa, in una nuova veste: il grande arazzo, manifesto della cancellazione di lingue, botaniche e proprietà mediche delle piante, trova il suo completamento nell’audio estratto ed editato dal video in stop motion e una selezione di collages originali da cui l’artista
Il grande arazzo, funziona come una sorta di manifesto politico dove s’intrecciano i nomi delle piante in estinzione, le illustrazioni delle piante curative, i nomi delle donne omesse dagli albi ufficiali, le immagini dei semi estinti e i nomi delle piante estinte che tornano in vita grazie agli scienziati. Qui la parola si fa a tratti illeggibile scomparendo sullo sfondo dietro le figure; a tratti, invece, riemerge con il suo pieno significato. L’arazzo rende evidente il rischio di un’enorme perdita, di cui l’umanità è la causa e, forse, un possibile antidoto.
L’audio, invece, ripercorrere la vita di alcune botaniche e le loro scoperte scientifiche con uno sguardo rivolto alle recenti ricerche sulla de-estinzione. Il lavoro racconta la scomparsa delle piante e dei loro nomi, come conseguenza della scomparsa di lingue native, e l’oblio delle botaniche e del loro contributo scientifico. Le donne botaniche nella storia sono state infatti messe da parte così come le qualità farmaceutiche delle piante finite nell’ombra. C’è infatti un destino comune fra le piante farmaceutiche e le parole che le designano. E le scienziate del passato cadute nell’oblio sono come parole, semi morti da riportare in vita.
“La desinenza estinta” è un progetto di Lucia Veronesi curato e prodotto da Ramdom (Italia) che intende affrontare una riflessione sul rapporto tra la storia della scienza nelle sue declinazioni al femminile, le implicazioni socio-politiche, la botanica e l’estinzione del linguaggio.
Il progetto è realizzato in collaborazione con il Nordenfjeldske Kunstindustrimuseum MiST (Trondheim, Norvegia); con il sostegno dell’Università di Zurigo – Dipartimento di botanica sistematica ed evoluzionistica e Dipartimento di biologia evoluzionistica e studi ambientali (Zurigo, Svizzera); Goldsmiths University (Londra, UK); Ca’ Pesaro-Galleria Internazionale d’Arte Moderna (Museo di destinazione dell’opera); l’Istituto Italiano di Cultura di Oslo.
Il progetto è realizzato con il supporto di Collezione Luca Bombassei.
Il progetto è sostenuto dall’Italian Council (12.a Edizione, 2023) programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Contemporanea del Ministero della Cultura.