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Il progetto “Parata per il Paesaggio” è un’opera d’arte pubblica collettiva che parte da un’indagine sul territorio
del Capo di Leuca, e si manifesta in una parata lungo il litorale.
Si muoverà da punta a punta del golfo di Leuca, unendo simbolicamente, al tramonto, Punta Ristola e Punto
Meliso. Verrà così risolto il dilemma dell’antica leggenda della sirena Leucasia, che divise, per gelosia, i due
amanti Aristula e Melisso.
Inspirata anche dal lavoro del geografo Élisée Reclus, la parata è una riflessione sul “Finis Terrae” dell’Italia e
sulle caratteristiche geografiche e geologiche dell’area. Si pone come obiettivo la rivalutazione di alcuni aspetti
legati ai confini del paesaggio. Le aree su cui si concentra questo lavoro di arte pubblica sono quelle di
transizione tra il paesaggio terrestre e quello marino, le scogliere. Gli altri elementi territoriali che vengono
studiati e resi simboli nel lavoro dell’artista sono le “Specchie”, i muri a secco e le “Pajare” che si trovano sul
territorio Salentino.
“Parata per il Paesaggio” vuole essere anche una riflessione sul concetto di limite naturale e di confine politico
e, come ogni opera dell’artista, non ha un significato univoco ma aperto ed interpretabile da chi la osserva.
La parata è il frutto dell’interazione tra l’artista Andreco, gli abitanti di Leuca, le associazioni Ramdom e i
componenti del progetto GAP, e in particolar modo con i musicisti locali e gli sbandieratori che saranno il
nucleo centrale del progetto. La parata rappresenta un sincretismo tra la produzione iconografica dell’artista e la
tradizione locale.