Brechtje Polman è una curatrice e ricercatrice interdisciplinare Olandese, con una passione per l’approccio di visual anthropology. Attualmente vive a Trento dove lavora come volontaria presso una piccola galleria d’arte contemporanea locale e in una residenza (CAS) per migranti. Ha studiato Interdisciplinary Social Sciences al University of Amsterdam e ha conseguito un master in Cultural Anthropology and Sustainable Citizenship, oltre a un master in Social Geography and Spatial Planning (urbanistica) presso il Utrecht University. Nella sua ultima tesi, ha esplorato gli orti comunitari nel distretto più emarginato di Amsterdam, conducendo un’etnografia e analizzandoli come “terzi spazi” che fungono sia da luoghi di contestazione sia di communità. Fino a marzo di quest’anno, ha lavorato come assistente di ricerca presso questa università, dove ha condotto un’analisi del discorso sul tema dei diritti riproduttivi e delle politiche spaziali dell’aborto.
Principalmente interessata agli studi mediterranei (il pensiero meridiano), de- & postgrowth theory, la politica degli spazi, e delle tradizioni riguardo ai beni comuni, particolarmente proiettata verso il territorio pugliese, l’obiettivo principale di Brechtje Polman è quello di fondere il mondo dell’arte con l’accademia, curare e produrre opere d’arte fortemente influenzate dalla consapevolezza del discorso, utilizzando l’arte come strumento per ampliare i confini della ricerca sociale.