Parla del tuo Villaggio è, dopo Home Sweet Home–esplorazioni dell’abitare, il secondo capitolo di una ricerca a lungo termine sul tema dell’abitare, che accompagnerà la programmazione artistica di KORA-Centro del Contemporaneo per i prossimi anni. La mostra, a cura di Paolo Mele e Claudio Zecchi, è la prima di tre allestimenti che si succederanno nel corso dell’anno con l’intenzione di integrare una visione più complessa attraverso un corpo ampio e plurale di voci che si dirimano attraverso formati differenti come masterclass, talk, proiezioni e performance. Se il capitolo sulla casa è stato un modo per interrogarsi sulla dimensione istituente di un Centro di produzione e ricerca sul contemporaneo, quello sul Villaggio è invece un modo per riflettere su cosa significa fare produzione culturale in un’area liminale, un piccolo centro, coinvolgendolo in tutte le sue maglie.
Il workshop di arte pubblica realizzato presso KORA nell’estate del 2021, coordinato dal duo di artisti Bianco-Valente, è stato la leva per cominciare a sistematizzare una riflessione più ampia sulle potenzialità offerte da un villaggio che cerca di trasformare i suoi limiti in punti di forza.
Risultato del workshop un murale dal titolo A chi appartieni firmato collettivamente dai partecipanti e realizzato presso l’Istituto Comprensivo Corigliano d’Otranto-Melpignano-Castrignano de’ Greci e l’opera permanente Parla del tuo Villaggio di Bianco-Valente.
Questa, una scritta al led installata sul frontone dell’ingresso ovest di Palazzo de’ Gualtieriis, da il titolo all’intera mostra rappresentando anche uno statement rispetto all’intenzione di aprire e rendere organica la proposta culturale all’interno del territorio in cui si opera.
La scritta prende le mosse da una citazione del poeta russo Lev Tolstòj che recita integralmente: «Se vuoi essere universale parla del tuo villaggio». Con questa frase s’intende affermare che prendersi cura di una piccola città situata in una ideale linea marginale, significa prendersi cura della vita umana nella sua essenza e nei suoi estremi e, quindi, anche della sua cultura.
Se il titolo della mostra s’ispira all’opera di Bianco-Valente, due sono invece i testi che ne strutturano la base teorica: Utopie realizzabili (1974) di Yona Friedman e Aldilà delle isole galleggianti (1985) di Eugenio Barba che intendono indagare la possibile spinta utopica che risiede nei piccoli gruppi, nei “movimenti marginali” e nella forza del lavoro collettivo (o attivato collettivamente).
Scrive Eugenio Barba: «[…] Questo paese mi è a lungo apparso come un arcipelago. E le sue isole come isole galleggianti. Ho usato un paragone storico: un episodio minore della storia del Nuovo Mondo racconta di uomini che abbandonarono la sicurezza della terraferma per condurre una vita precaria di isole galleggianti. Per rimanere fedeli ai loro desideri, costruirono villaggi e città, oppure misere dimore con un pugno di terra per orto, là dove sembrava impossibile costruire e coltivare qualcosa: sull’acqua e nelle correnti. Erano uomini che, o per necessità personali, o perché costretti, sembravano destinati a essere asociali e riuscirono a creare altri modelli di socialità. L’isola galleggiante è l’incontro terreno che può perdersi sotto i piedi, ma che può permettere l’incontro, il superamento dei limiti personali.
Ma aldilà delle isole galleggianti, cosa esiste? Che cosa o chi si Incontra? ».
Le isole galleggianti sono quindi una sorta di utopia che, con le parole di Yona Friedman, potremmo definire appunto realizzabile: «credere in un’utopia ed essere contemporaneamente realisti non è una contraddizione, “un’utopia è, per eccellenza, realizzabile” a condizione di ottenere il necessario consenso collettivo perché un’utopia imposta con la forza non è più tale».
In continuità con la mostra precedente anche Parla del tuo Villaggio avrà la durata di un anno: 21 luglio 2022 – giugno 2023.
Il primo allestimento durerà fino al 18 novembre 2022
Artisti:
Bianco-Valente,Filippo Berta, Carlos Casas, Francesco Cavaliere, Luigi Coppola, Giuseppe DeMattia, Alessandra Eramo,Claudia Losi, Theodoulos Polyvioue Alfatih, Andrea Nacciarriti, EnzoUmbaca, Marco Maria Zanin.
Artisti murale collettivo:
Grazia Amelia Bellitta, Paolo Bini, Alice Caracciolo, Alice Di Nanna, Elena Eugeni, Sara Fiorentino,Rebecca Fuso, Nicola Guastamacchia, Vincenzo Luchena, Mariantonietta Clotilde Palasciano,Rossana Viola, Apo Yaghmourian