Julie F Hill (vive e lavora a Londra) è un’artista inglese che utilizza un approccio allargato alla fotografia e alla creazione di immagini, creando installazioni scultoree che esplorano concetti di spazio profondo e tempo cosmologico. L’immagine astronomica è plasmata da Julie come materia scultorea che assomiglia a fenomeni meteorologici o geologici inquietanti, creando immensità in cui lo spettatore è invitato ad entrare ed immergersi.
Materiali enigmatici e illusori come il fumo o gli specchi fungono da portali spazio-temporali, invitandoci ad attraversare una soglia per sperimentare l’inconscio e inconoscibile. Attraverso questi ambienti si interroga sulle immagini scientifiche e sulle tecnologie utilizzate per costruirle.
Ha studiato alla Central Saint Martins (BA, 2004) e al Royal College of Art (MA, 2006), ed è attualmente Fellow in stampa digitale presso la Royal Academy Schools (2017-). Le sue mostre personali e in duo includono The Space Out of Time, Terminal Creek Contemporary/Capture Photography Festival, Vancouver, CA (2019); Of Stars and Chasms, ArthousSE1, Londra (2019); Deserti sulle lune di altri pianeti, Passen-gers, Londra, Regno Unito (2017) e mostre collettive a In Search of Darkness, Grizedale Sculpture (2018); LCN/SPACE Art & Technology, Londra (2018); Pokey Hat, VERBureau al Glasgow International Festival, Glasgow, Regno Unito (2016); e Single-Shot, Tate Britain, Londra, Regno Unito (2007).
Ha ricevuto finanziamenti per i suoi progetti artistici e curatoriali, tra cui Through Machine & Darkness (Arts Council, DYCP, 2019), che prende in considerazione l’uso dell’IA nell’esame dei set di dati astronomici.
La partecipazione di Julie F Hill a Default 19 è sostenuta da New Art Exchange di Nottingham.
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