Jacopo Rinaldi è artista e ricercatore. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma e si è specializzato come borsista nel corso di Arti Visive e Studi Curatoriali della Naba di Milano con una tesi dedicata alla relazione tra l’archivio di Harald Szeemann e lo spazio architettonico che lo conserva. Attraverso la fotografia, il disegno e le immagini in movimento analizza il rapporto che intercorre tra memoria, archivio e architettura nella trasmissione della conoscenza. Le sue opere sono state esposte recentemente in associazioni e istituzioni, tra cui: PAV, Parco Arte Vivente, Torino; MACRO, Roma; LeWitt Studio, Spoleto; Casa Testori, Novate Milanese; Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno; Fondazione Francesco Fabbri, Pieve di Soligo; Rivoli2, Roma. Ha preso parte a programmi di residenza come Mahler LeWitt Studios/Viaindustriae, Careof, Viafarini, Fondazione Spinola Banna, Fondazione Pistoletto, associazione Ramdom, dOCUMENTA (13).
È membro di Mnemoscape, una piattaforma di ricerca focalizzata sulle problematiche legate alla memoria, alla metodologia e all’archivio.
Rinaldi è stato uno dei quattro artisti in residenza selezionati per il progetto “Sino alla fine del mare” realizzato grazie al sostegno di “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e SIAE