INDAGINE SULLE TERRE ESTREME

Indagine sulle Terre Estreme è un progetto di ricerca che intende sollevare una riflessione sul limite e la marginalità come metodologia capace di ribaltare la prospettiva del posizionamento geografico periferico rimettendo in discussione la nozione di centro/centri sia come luogo/luoghi geografici, sia come luogo/luoghi di produzione artistica o culturale.

A partire dal posizionamento geografico nell’ultimo lembo di terra a sud-est d’Italia, il progetto ha sollevato e costantemente solleva domande come: cosa sono le Terre Estreme? Estreme rispetto a cosa? Come è possibile raccontarle? Cosa accade quando la visione e la quotidianità degli abitanti del luogo s’intreccia con quella degli artisti provenienti da altri luoghi? Possiamo considerare le Terre Estreme, o più in generale ciò che è periferico e marginale, una metodologia per se? 

Non solo.

Le Terre Estreme sono geograficamente luoghi impervi con condizioni climatiche e ambientali che ne rendono quasi impossibile la sopravvivenza. Ma l’estremo non è sempre e necessariamente impervio. La lontananza, il distacco, estremizzano le sensazioni e le emozioni. Le amplificano. A volte, da lontano le cose si percepiscono più intensamente e le estremità sono le parti più ricettive del nostro corpo, ciò che comunica le nostre sensazioni all’interno, espandendole.

La nostra riflessione parte da qui, dalla fine. O dal Capo. Dal Finis Terrae abbiamo avviato un processo di indagine sulla vita, la cultura, la socialità nelle estremità e negli estremismi delle terre.

Terre dai confini vasti – terre ultime o terre prime a seconda di dove le si osserva; ma anche terre di passaggio al centro del Mediterraneo – queste diventano espressione di un’identità socio-antropologica delle persone che le abitano ma anche punto di osservazione privilegiato e strategico della più recente situazione che vede il Mediterraneo al centro della riflessione geo-politica internazionale.

Artisti, studiosi, curatori, operatori culturali e cittadini hanno preso parte attiva e passiva a questo processo di analisi che mette in campo metodologie di studio e analisi di vario genere.

Siamo salpati nel maggio 2014. Dalla fine dei binari ferroviari al punto in cui la roccia si tuffa nello Ionio protendendosi verso il sud del mondo e oltre. L’indagine continua con altri artisti e studiosi, passando attraverso progetti, panel, residenze.