Selvatica a cura di Iuno

Selvatica

A cura di IUNO (Cecilia Canziani, Ilaria Gianni, Giulia Gaibisso)

04.07.2025 – KORA – Centro del Contemporaneo, Castrignano de’ Greci

INGRESSO GRATUITO

 

Selvatico è una categoria mobile. È il residuo, è il margine, ma è anche un luogo fondativo: la prima radice. È il chaos, che nella cosmogonia arcaica viene ancora prima del tempo. È cioè che si salva e che ci salva: è la natura resistente, è ciò che non è addomesticato, capace di accogliere l’irrazionale.
In occasione dell’invito rivoltoci da Kora, abbiamo voluto declinarne un aspetto che attraversa tutta la programmazione di IUNO, a partire dalla scelta del nome che abbiamo dato al nostro spazio.

Iuno è la Mater Matuta, divinità che, come Artemide, Ecate, Ishtar, Coatlicue, Marshi-Ten, Asase Yaa, Inanna e Pachamama, è associata alla natura, alla fertilità, alla ciclicità della vita e al mistero della creazione e della morte erano capaci di nutrire ma anche di difendere con ferocia. E’ Medea, la medica, Cassandra la sacerdotessa, Hildegarde von Bingen, la botanica.

Per secoli le società preistoriche e quelle indigene hanno venerato il selvatico e la figura femminile come parte integrante del mondo naturale, riconoscendone il legame con la terra, gli animali e i ritmi cosmici, incarnazione di una sacralità potente e indomabile, che non poteva essere posseduta o controllata. Le Grandi Madri rappresentavano il potere in grado di dare e togliere la vita: il selvatico femminile non era pericoloso o caotico, ma un equilibrio tra creazione e distruzione, nutrimento e protezione, istinto e saggezza.
La rescissione del legame tra selvatico e femminile, dell’animalità dell’umano, nel corso del tempo ha significato rileggere gli aspetti legati alla nascita, alla cura, alla riproduzione, ai saperi in chiave mostruosa.

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La mostra Selvatica:fa parte del progetto @borgodelcontemporaneo, finanzianto dall’Unione Europea – NextGenerationEU