EX SITU

Ex-Situ, trasporta in Puglia un’opera articolata ed in fieri che l’artista ha concepito e sviluppato nella Repubblica Democratica del Congo coinvolgendo artisti, scrittori, attori culturali e scienziati raccolti intorno agli Ateliers Picha. Presentato durante la “7a Biennale di Lubumbashi – Toxicity”, il progetto ha visto la distribuzione in città di un free press e l’installazione di dodici arazzi nell’atrio monumentale dell’Istituto di Belle Arti di Lubumbashi. I dodici arazzi illustrano dodici piante, scelte simbolicamente come possibile strumento di “riparazione” delle terre (grazie alle proprietà fito-rimediative) e di una società impoverita dal modernismo occidentale e dalla cesura tra uomo e natura imposta dalla colonialità.

Affiancano gli arazzi, alcuni esemplari del free-press prodotto e distribuito a Lubumbashi in occasione della Biennale, ed il volume EX SITU Compatible avec la vie. Plantes pour un monde qui attends de germiner, recentemente pubblicato da Kunstverein (Milano), che raccoglie in una serie di testi, il lavoro di ricerca e riflessione realizzato in due anni dall’artista insieme a una rete internazionale di persone che hanno contribuito al progetto. Il libro è pensato come strumento, invito a diventare alleati, a interrogarsi sulle complessità e sulle opportunità della crisi.

La mostra dell’artista Luigi Coppola, Riarborescenze: prove per un pianeta che attende di germinare, a cura di Lucrezia Cippitelli, Paolo Mele, Claudio Zecchi, ha riunito negli spazi espositivi del Palazzo Baronale De Gualtieriis sede di KORA, e nelle strade di Castrignano dei Greci, due percorsi di ricerca e produzione artistica, Ex Situ, progetto vincitore dell’Italian Council ( X edizione, 2021) e Vinculum.

Il progetto espositivo è la prima personale dell’artista, che mette in connessione i due percorsi sviluppati parallelamente in due contesti geografici e socio-politici distanti: il Katanga nella Repubblica Democratica del Congo e le terre del Salento, idealmente connessi da una storia di sfruttamento e degrado del territorio e la necessità di intervenire attraverso azioni riparatrici collettive a partire da una rinnovata sensibilità e alleanza con le piante e le forze della natura.