Céline Condorelli (IT, UK, FR) è un’artista con base a Londra ed è stata tra i direttori fondatori di Eastside Projects, Birmingham, UK; è autrice e curatrice di Support Structures, pubblicato da Sternberg Press (2009). Condorelli combina una serie di approcci che vanno dallo sviluppo di strutture di “supporto” (il lavoro di altri, forme di immaginario politico, realtà esistenti e fittizie) a indagini più ampie sulle forme di comunanza e sui siti discorsivi. Tra le mostre recenti figurano Our Silver City, 2094, Nottingham Contemporary (2021-2022), Two Years’ Vacation, FRAC Lorraine, Francia e TEA, Spagna (2020-2021), Céline Condorelli, Kunsthaus Pasquart, Svizzera, Equipment, Significant Other, Austria, Host/Vœrt, Kunsthal Aarhus, Danimarca, Ausstellungsliege, Albertinum, Germania (2019), Zanzibar, installazione permanente per il Kings Cross Project, Regno Unito, e la mostra presso Vera Cortes, Portogallo (2018), Proposals for a Qualitative Society (spinning), Stroom Den Haag, Paesi Bassi, Corps à Corps, IMA Brisbane, Australia, compreso un giardino di sculture che ha vinto l’Australian Institute of Architects Art and Architecture Prize (2017), Biennale di Gwangju, Liverpool Biennial, Sydney Biennial, e Concrete Distractions, Kunsthalle Lissabon, Portogallo (2016), bau bau, HangarBicocca, Italia (2015), Céline Condorelli, Chisenhale Gallery, Regno Unito, Positions, Van Abbemuseum, Paesi Bassi, con Bookworks (2014). La sua prima monografia, bau bau, è stata pubblicata da Mousse (2017).