La Terra è bassa: nuova mostra per Ramdom

La terra è bassa

10 luoghi per 10 progetti

a cura di Alessandra Pioselli

inaugurazione mercoledì 30 gennaio ore 18,30

fino al 5 marzo 2019

Farmacia Wurmkos

via Puccini, 60 Sesto San Giovanni (MI) MM 1 Sesto FS

martedì e giovedì dalle 16 alle 19 e su appuntamento

 

La mostra La terra è bassa è il frutto di una ricerca che, rilanciando il tema del convegno Abitare

l’arte. Incontro nazionale di residenze d’artista (Breno, 2017), pone in dialogo dieci “progetti

territoriali” accomunati dall’intento di sostenere pratiche artistiche che si sviluppano in contesti

territoriali specifici, agendo mutuamente con le realtà sociali e culturali che li qualificano.

Come afferma un detto contadino, la terra . bassa perché bisogna chinare la schiena per

coltivarla, ed è un lavoro faticoso, lento, attento. All’interno di una cornice di corrispondenze

internazionali, questi progetti piegano lo sguardo su situazioni territoriali e contestuali

circostanziate, con un approccio temporale esteso e di accurata premura che il verbo latino colĕre

nelle sue accezioni incarna nell’atto del coltivare/curare/abitare.

Fondati da circa la metà degli anni duemila in avanti da gruppi di artisti, curatori, cittadini o

promossi da enti pubblici, questi progetti stabiliscono articolati nessi con i territori e le comunità in

trasformazione, decifrandone la storia, la materialità, gli aspetti ambientali, antropologici,

simbolici, le identità composite. Queste esperienze sondano i modi e gli esiti della progettualità

artistica nell’innescare possibili percorsi di senso che pongono domande su chi abita oggi il

territorio, sulle forme di socialità, sulle prospettive di sviluppo locale, di cura e d’interpretazione.

È un lavoro particolarmente significativo per l’Italia, perché diventa interprete della

frammentazione e della diversità antropologica del paese, tangendo inevitabilmente una sfera di

questioni cruciali, dall’abbandono dei piccoli centri delle aree interne del paese, alle

trasformazioni economiche e sociali delle aree metropolitane, alla gestione del paesaggio, alla

riflessione sui beni comuni che inscrive nel suo orizzonte la nozione di territorio, trovando nel

dettato costituzionale il suo fondamento.

La ricognizione in mostra prova a tracciare le riflessioni, gli obiettivi, i metodi plurali di queste

pratiche, visualizzando le vicinanze e le differenze, le ricorrenze e le distanze tra i progetti,

attraverso una mappa concettuale che dà forma all’allestimento e materiali di documentazione,

testi, fotografie, video, pubblicazioni, comunicati, multipli e opere.

Si evidenzia una trama di modi lavorare ricca di sfumature, che rivela la capacità di coinvolgimento 

di un’ampia sfera di attori territoriali, extra-territoriali e internazionali, attraverso mostre,

progetti, residenze, pubblicazioni, archivi, conferenze, progetti educativi, laboratori, attivazione di

microeconomie, musei diffusi.

L’intento della mostra è quello di stimolare una riflessione su queste pratiche, come operano in

concreto, sugli approcci processuali e teorici degli artisti e sulle necessità culturali che

manifestano, anche in relazione alla riflessione sul proprio ruolo.

A Cielo Aperto (Latronico, Basilicata), Aperto_art on the border (Valcamonica, Lombardia),

Cantieri d’Arte (Viterbo, Lazio), Case Sparse (Malonno, Lombardia), Progetto Diogene (Torino,

Piemonte), GAP Guilmi Art Project (Guilmi, Abruzzo), Giuseppefraugallery (Gonnesa, Sardegna),

ViadellaFucina16 Condominio-Museo (Torino, Piemonte), Ramdom (Gagliano del Capo, Puglia),

Viaindustriae (Foligno, Umbria).

 

Per informazioni:

388 6159134 – 347 1585410

www.wurmkos.blogspot.it